L’Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo, con una frequenza di terremoti molto più alta rispetto a quella degli altri paesi e un conseguente impatto sociale ed economico rilevante e da non sottovalutare.
In questo contesto, la prevenzione del rischio sismico diviene di assoluta importanza, tanto che progettisti, operatori del settore delle costruzioni ed enti istituzionali hanno iniziato da tempo a studiare soluzioni progettuali e normative con la finalità di ridurre significativamente i rischi di crolli e cedimenti negli edifici pubblici e privati.
Progettazione staffaggi antisismici degli impianti
Mentre la progettazione antisismica degli edifici è un tema noto, meno dibattuto è il tema della progettazione staffaggi antisismici degli impianti.
Solo con le Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14.01.2008) aggiornate poi del 2018 (D.M. 17.01.2018), unitamente alle relative circolari applicative, il tema è stato regolamentato a livello legislativo.
Secondo le NTC 2018 (AL Paragrafo 7.2.3. e 7.2.4) e la relativa Circolare (al paragrafo C7.2.3), non solo gli elementi strutturali, ma anche i supporti destinati a sostenere gli elementi d’impianto devono essere in grado di resistere alle azioni indotte da un sisma.
L’obiettivo non è solo quello di evitare il crollo degli elementi impiantistici, ma anche di mantenere la funzionalità degli impianti, in modo da garantire la continuità del servizio, e nel caso in cui la funzionalità dovesse temporaneamente venire meno, la possibilità di eseguire le riparazioni necessarie in tempi estremamente ridotti.
Tutti gli edifici rilevanti per la sicurezza pubblica e/o delle persone (come industrie con particolari produzioni, ospedali, centri commerciali, alberghi, scuole, etc..) devono rispettare tali disposizioni. Infatti questi edifici devono garantire la funzionalità non solo durante il sisma, ma soprattutto al termine, per garantire l’assistenza e i servizi essenziali.
I supporti statici e i controventi per gli staffaggi antisismici
In particolare, le strutture che sostengono un impianto devono essere pensate per resistere alle sollecitazioni prodotte dal sisma. Per farlo, è necessario integrare i supporti statici con opportuni controventi:
- Laterali: atti a contenere gli spostamenti che avvengono in direzione trasversale all’asse dell’elemento di impianto sostenuto
- Longitudinali: atti a contenere gli spostamenti che avvengono secondo l’asse dell’elemento di impianto sostenuto.
Per un generico impianto (meccanico, elettrico, aeraulico) gli elementi di controvento sono distinti in base alla tipologia costruttiva, cioè:
- Controventi realizzati con cavi metallici, che impediscono i movimenti laterali e longitudinali e sono in grado di resistere a forze di trazione
- Controventi realizzati con elementi metallici rigidi, che resistono sia a forze di trazione che di compressione.
Mentre con riferimento agli impianti antincendio sprinkler si hanno:
- Controventi rigidi realizzati con elementi “listati”, ovvero approvati e omologati UL (Underwriters Laboratories Listed) e FM (Factory Mutual Research Corporation)
- Controventi rigidi realizzati con elementi “non listati”
Le normative vigenti negli USA forniscono, in funzione della tipologia di impianto da sostenere, indicazioni in merito agli interassi da rispettare per il posizionamento dei supporti antisismici, in particolare:
Supporti per Tubazioni Fluidi diversi e Tubazioni Impianto Antincendio Sprinkler:
- interasse massimo tra due controventi trasversali consecutivi deve essere pari, al più, a 40ft (12,00m)
- interasse massimo tra due controventi longitudinali consecutivi deve essere pari, al più, a 80ft (24,00m)
Supporti per Canali di Ventilazione (impianto aeraulico):
- interasse massimo tra due controventi trasversali consecutivi deve essere pari, al più, a 30ft (9,00m)
- interasse massimo tra due controventi longitudinali consecutivi deve essere pari, al più, a 60ft (18,00m)
Supporti per Canaline Elettriche (impianto elettrico):
- interasse massimo tra due controventi trasversali consecutivi deve essere pari, al più, a 40ft (12,00m)
- interasse massimo tra due controventi longitudinali consecutivi deve essere pari, al più, a 80ft (24,00m)
Nel caso in cui il materiale degli elementi di impianto non fosse “duttile” ma “fragile” (come ad esempio plastica o ghisa per le tubazioni, fibra di vetro o plastica per i canali) il valore dell’interasse tra due controventi trasversali e/o longitudinali consecutivi assume valore pari alla metà rispetto ai valori stabiliti dalle Normative.
Per maggiori dettagli e informazioni si rimanda alle seguenti Normative USA: California Building code, International Building Code, Uniform Building Code.
Per informazioni sulla protezione antisismica delle strutture di supporto impiantistico, scaricate il nostro fascicolo informativo “Protezione Antisismica”.