I sistemi antincendio sprinkler rilevano la presenza di fuoco in un determinato ambiente e intervengono con il fine di estinguerlo quando è ancora nel suo stadio iniziale oppure di controllare e limitare i suoi effetti, in attesa che lo spegnimento venga completato da altri mezzi.
Sono sistemi automatici di estinzione a pioggia.
Un impianto antincendio sprinkler è quindi una tipologia di impianto “normalmente non-attivo”: questo significa che entra in azione in modo automatico quando è necessario, senza bisogno di azionamento o di interventi attivi da parte dell’uomo.
Per questo motivo, deve essere prontamente ed efficientemente funzionante, in modo da agire in modo tempestivo ed evitare rischi a persone, strutture, macchinari, beni e proprietà.
La caratteristica principale di una impianto antincendio sprinkler è che interviene solo nella zona interessata dal fuoco e pertanto, a differenza degli impianti a diluvio, consente di limitare l’uso di acqua da una parte, e di non riguardare aree non interessate dall’altra (protezione localizzata).
Tutti gli impianti antincendio sprinkler devono essere progettati e realizzati utilizzando prodotti conformi alle indicazioni della Norma Europea EN 12845 (per la progettazione, installazione e manutenzione dei sistemi automatici a pioggia tipo sprinkler) oppure della National Fire Protection Association NFPA, marcati CE e con approvazione FM (Factory Mutual), UL (Underwriters Laboratories), VdS e/o LPCB (Loss Prevention Certification Board), a seconda del tipo di impianto cui sono destinati.
Oltre alla stazione di allarme, un sistema sprinkler è formato da altre due componenti principali, ognuna essenziale per assicurarne il corretto funzionamento.
- La rete di tubazioni provvista di alimentazione idrica (che può avvenire da acquedotto municipale oppure da una stazione di pompaggio con serbatoio per l’accumulo dell’acqua).
- Gli erogatori sprinkler dotati di elementi termosensibili attivabili in caso d’incendio. In commercio esistono diverse tipologie a seconda della modalità di intervento (standard, rapida o speciale), della temperatura alla quale l’elemento termosensibile si rompe attivando lo sprinkler, del coefficiente di portata K, della finitura (ottone, cromato, rivestita di diverse colorazione, ecc) e delle modalità di installazione (pendent, upright, horizontal, concealed, ecc).
La rete di tubazioni di distribuzione è a uso esclusivo antincendio.
Gli sprinkler devono distribuirsi lungo l’intera superficie interessata dal rischio di incendio.
MEFA Italia fornisce una gamma completa di prodotti necessari alla realizzazione di impianti antincendio sprinkler e che interessano principalmente applicazioni industriali, parcheggi, centri commerciali, depositi logistici, strutture residenziali e alberghi.
Gli impianti antincendio sprinkler sono riconducibili essenzialmente due tipologie: a umido e a secco.
IMPIANTI ANTINCENDIO A UMIDO
Rappresentano i sistemi automatici di spegnimento di incendi più comuni, ma anche i più affidabili.
Le tubazioni di questo tipo di impianto, collegate direttamente agli sprinkler, sono caricate e riempite perennemente con acqua e mantenute in pressione a valore costante.
In caso di incendio, l’impianto entra in funzione e le testine sprinkler interessate al calore di aprono, lasciando immediatamente fuoriuscire l’acqua sulla zona in fiamme, estinguendo o controllando l’incendio.
Questo sistema è adatto alla protezione di tutti quegli ambienti dove la velocità di intervento è prioritaria, tipo autorimesse chiuse, centri commerciali, magazzini intensivi, ospedali, ecc.
IMPIANTI ANTINCENDIO A SECCO
Molto simili agli impianti antincendio a umido, con la sola differenza che invece dell’acqua le tubazioni dell’impianto contengono aria in pressione.
Questo tipo di impianto entra in funzione più lentamente: se si verifica un incendio, gli sprinkler si aprono e lasciano fuoriuscire l’acqua sulla zona in fiamme solo dopo aver eliminato l’aria compressa all’interno delle tubazioni.
Risultano molto funzionali in tutti quei luoghi in cui non è possibile utilizzare acqua, ad esempio ambienti molto freddi dove c’è il concreto rischio che l’acqua nelle tubazioni possa diventare ghiacciare o, al contrario, così caldi da provocare la sua vaporizzazione.
Qualunque sia la tipologia dell’impianto antincendio sprinkler, estrema importanza la assume sempre la sua funzionalità globale.
Funzionalità che può essere compromessa se le componenti che lo costituiscono non sono adeguate o correttamente funzionanti, con il rischio concreto di non riuscire a spegnere l’incendio perché l’impianto non si attiva o non funziona come dovrebbe.
Per questo riveste particolare importanza la fase di progettazione iniziale e di collaudo che rappresenta la verifica finale che anticipa la consegna dell’impianto.
Le ispezioni periodiche di tutte le componenti dell’impianto diventano una pratica indispensabile, così come l’esecuzione di prove di funzionamento.
Ispezioni e test che vanno eseguiti da tecnici esperti e secondo la normativa vigente, in modo da individuare in anticipo difetti che possono compromettere il corretto funzionamento dell’impianto in caso di necessità.
MEFA Italia propone soluzioni complete e ottimizzate per quanto riguarda la scelta dei componenti principali di un impianto antincendio sprinkler, che variano in funzione della tipologia di impianto installato.
COMPONENTI IMPIANTO ANTINCENDIO SPRINKLER A UMIDO
Le componenti tipiche di un impianto antincendio a umido sono:
- Erogatori sprinkler diversi per tipologia di erogazione e tempi di intervento con relativi accessori quali gabbiette, tegoli antibagnamento, rosette, ecc., la cui dislocazione dipende dalla max copertura garantita da ciascuna testina.
- Valvola di allarme a umido (che utilizzata nei sistemi con acqua e monte e a valle della stazione, permette il passaggio dell’acqua e attiva un allarme sonoro che non dipende da alcuna sorgente elettrica).
- Valvola a farfalla dotata di un otturatore a disco ed ha la funzione di intercettare o di parzializzare il passaggio del fluido/gas veicolato.
- Campana a motore idraulico (dispositivo ad azionamento meccanico che suona quando si verifica un flusso sostenuto di acqua (come con uno o più sprinkler aperti).
- Pressostato di allarme.
- Indicatori di flusso.
- Trim (a pressione costante oppure a pressione variabile).
- Camera di ritardo idraulico (opzionale e non necessaria in caso di pressione costante dell’acqua).
COMPONENTI IMPIANTO ANTINCENDIO SPRINKLER A SECCO
Le componenti tipiche di un impianto antincendio a secco sono:
- Erogatori sprinkler diversi per tipologia di erogazione e tempi di intervento con relativi accessori quali gabbiette, tegoli antibagnamento, rosette, ecc.
- Valvola di allarme a secco (utilizzata nei sistemi con acqua a monte e aria in pressione a valle della stazione di allarme)
- Valvola a farfalla dotata di un otturatore a disco ed ha la funzione di intercettare o di parzializzare il passaggio del fluido/gas veicolato.
- Trim.
- Campana a motore idraulico.
- Pressostati di allarme.
- Acceleratore di apertura (opzionale), dispositivo ad apertura rapida che scarica l’aria per velocizzare ‘l’apertura della valvola a secco.
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